mercoledì 20 maggio 2009

I giornali online dall'estero


Nell'ultima lezione di informatica il tema principale è stato quello dei giornali online stranieri. L'analisi è partita dagli Stati Uniti e dal sito del "New York Times". La Home Page è costruita in modo banale, ma molto chiaro, dà un grande valore ai testi, contrariamente a quanto avviene per i giornali online italiani. La colonna del menu è molto stretta e ridotta per dare spazio ai testi, che sono l'elemento principale della pagina. Alcune delle caratteristiche del sito del "New York Times" sono comuni a tutti i siti americani: un giornalismo a sfoglio di giornale che va in profondità attraverso i link; la presenza di un immagine centrale con un contorno di notizie; rigore nella preparazione dei testi e nella corretta fruizione in Internet. Nella prima pagina del "New York Times", oltre agli articoli, ci sono anche dossier speciali e blog su personaggi importanti. Ciò dimostra come lo scopo di questi grandi giornali online sia quello di trattenere l'utente il più possibile sul proprio sito, assecondandone le necessità di ricerca di contenuti e informazioni attraverso motori di ricerca interni e altri servizi. Negli USA le notizie nella pagina si distinguono tra quelle più lette, più ricercate e più bloggate.





"The Huffington Post" è invece un giornale esclusivamente online ed ha la struttura di un grande blog. E' un aggregatore di notizie e commenti, ripresi dai post dei vari blog del sito. Ogni blogger ha infatti una propria mini-pagina e in questo modo sono loro a costruire il palinsesto. Il sito risulta così molto immediato e molto seguito dagli utenti anche con l'inconveniente della pubblicità.




Il "Drudge Report" è un giornale online essenziale, con una grande quantità di blog e fonti. I suoi testi sono però telegrafici, spesso provocatori e vicini al pettegolezzo.




Il "Guardian" è un sito che dà la priorità alla navigabilità e all'usabilità. Le immagini sono poche, perchè si vuole dare risalto alle notizie, anche grazie a rimandi storici ad articoli precedenti. Il "Times" è invece molto simile a "Repubblica", non è ipertestuale e alle notizie sono affiancati gli articoli correlati.




"Le Monde" francese ha anch'esso lo stile di "Repubblica" e del "Corriere". E' un sito accessibile, ma non ipertestuale. Si tratta per lo più di un copia-incolla dal giornale cartaceo.




Infine il tedesco "Faznet" ha una struttura tradizionale e poco funzionale e manca di approfondimenti.




Tutti questi giornali online rispondono quindi in modo differente alle tre caratteristiche che ogni sito dovrebbe avere: navigabilità, accessibilità e usabilità.

4 commenti:

  1. Grazie per gli "appunti"!
    Mi era sfuggito qualcosa, ora mi metto al pari!

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  2. Non avevo notato il fatto che negli States le notizie fossero raggruppate in "più lette", "più ricercate" e "più bloggate". Grazie della dritta...

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  3. Per me il "New York Times" rimarrà sempre sul podio...finché nessuno meriterà di salirci al suo posto ovviamente! Come si fa a non rimanerne affascinati? Giustamente lo classifichi come banale, ma riesce a catturare anche i lettori più tentennanti.

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  4. Grazie di aver condiviso l'interessante contenuto della tua lezione!
    Se ti interessa questo è un giornale online in italiano nato a Budapest, mi piacerebbe sapere cosa ne pensi, visto che te ne intendi:
    www.economia.hu
    Buon weekend
    Claudia

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